Perché un edile ha difficoltà a contrarre una cessione del quinto?

Spesso un dipendente del settore edilizia ci dichiara di avere difficoltà nel richiedere un prestito, in particolare ha difficoltà nel contrarre una cessione del quinto dello stipendio.

Perché questo avviene?

Come molti di noi sanno, il settore dell’edilizia è generalmente il primo settore merceologico ad andare in difficoltà in periodi di crisi economica. La crisi si manifesta repentinamente nell’edilizia perché, come tutti sappiamo, l’italiano è un popolo di risparmiatori che, di solito, investe nel mattone appena le cose vanno bene. Di converso, appena le cose si mettono male, è giocoforza che il primo settore a risentirne sia il mattone. Pertanto tutti coloro che lavorano nell’indotto dell’edilizia risentono di questo andamento ciclico. Il lavoratore dipendente di aziende impegnate in campo edile sopporta, pertanto, sulla sua busta paga tutte una serie di voci che denotano questa riduzione di lavoro che vanno dalla cassa integrazione edile, alla chiusura cantieri, al mancato finanziamento delle opere, ed altro ancora.

Questa situazione di crisi generalizzata ad un intero settore merceologico fa si che spesso le aziende che vi operano scontino una valutazione assicurativa, necessaria per la concessione di finanziamenti ai dipendenti, non sufficiente. Inoltre il dipendente medesimo, avendo in busta paga voci legati alla crisi (ad es. cassa integrazione) può risultare non finanziabile per mancata copertura assicurativa.

Pertanto prima di procedere a rilasciare un preventivo ad un lavoratore del comparto edilizio, è bene procedere ad una preliminare valutazione assicurativa dell’azienda presso cui il dipendente lavora e, solo dopo, procedere alla produzione di un preventivo.

Per ogni informazione ulteriore, i consulenti di Fimmutui srl sono a completa disposizione.